Eccoci arrivati al picco della stagione estiva!
Intorno alla data del 1° Agosto ci troviamo ad un ulteriore punto di svolta nel ciclo delle stagioni!
Può non sembrarci immediatamente così, ma vi invito ad osservare cosa accade all’ambiente che ci circonda. Entro le prossime due settimane al massimo, ma anche prima (a seconda del luogo), potrete notare che quella che chiamiamo Estate avrà cambiato volto.
Questo punto dell’anno si trova infatti nel pieno centro della stagione estiva e la divide in due parti: la prima, subito dopo il Solstizio d’Estate, quindi ancora ricca di luce, in cui le giornate hanno ancora una durata massima, e la seconda, in cui ci stiamo inoltrando, in cui il calo delle ore di luce comincia sottilmente a farsi sentire.
Questa fase ci porterà all’Equinozio di Autunno, dove le ore di luce torneranno al pari di quelle di buio, concludendo così la stagione più soleggiata dell’anno!
E’ un periodo che mostra assoluti ed ambivalenze, come gli altri. Al picco d’Estate le energie estive sono ancora dispiegate alla massima forza, ma passato questo momento si potrà percepire una lieve nota calante nella stagione, perché tale è la direzione in cui il pianeta si sta muovendo rispetto al Sole.
In realtà, la luce ha già ricominciato a diminuire subito dopo il Solstizio d’Estate, ma non è subito particolarmente notevole, perché quello è il periodo in cui complessivamente abbiamo le giornate più lunghe dell’anno.
Al Solstizio abbiamo goduto dell’arco solare massimo nella volta celeste, vedendolo sorgere a Nord-Est e tramontare a Nord-Ovest.
Adesso possiamo notare che la sua traiettoria è arrivata a restringersi e continuerà a farlo gradualmente ogni giorno, fino a riposizionarsi rispettivamente ad Est per l’alba e ad Ovest per il tramonto nella data del Solstizio di Autunno.
Ciascuna delle quattro stagioni dell’anno ha la durata di tre mesi ed ha il suo picco esattamente a metà. Se vuoi conoscere quali sono gli altri momenti, leggi l’articolo Il ciclo dell’anno e della vita.
Spesso i quattro momenti di picco comportano un cambiamento “imprevisto” all’interno della stagione: ad esempio, se l’Estate è stata calda e afosa, questo diventa un periodo probabile per i temporali e le precipitazioni (in parte questo dipenderà anche dalle fasi lunari di quell’anno).
Se fino al giorno prima la vegetazione appariva rigogliosa, dopo questo momento noteremo i primi rami cominciare a perdere il loro colore, e così via.
Siamo nondimeno ancora all’interno della stagione estiva, quindi non dobbiamo aspettarci una virata autunnale!
Ma potremo notare che la Natura comincia, in maniera molto gentile, a preparare il terreno per il vero cambiamento stagionale, distante dopotutto appena sole sei settimane!
Tradizioni e simboli
L’Estate è il periodo della maturazione.
In Natura, ciò che è sbocciato allegramente in Primavera, ha dato con orgoglio i suoi frutti in Estate e continua a darne fino ad Autunno inoltrato, quando la Natura andrà a riposo.
Questo periodo dell’anno ci consegna un primo assaggio della stagione che verrà, in quanto corrisponde al primo raccolto nei campi ed è infatti associato a varie festività rurali come sagre, festival e banchetti all’aperto, con festival dedicati spesso al grano, alle carni ed altri prodotti della campagna, celebrati cuocendo con fuochi vivi come griglie e braci.
Si festeggia l’abbondanza della terra, vissuta appieno grazie alle ore di luce che permettono molta più libertà e svago di altre stagioni, e si punteggia lo scorrere del tempo con le prime forme di gratitudine per i suoi doni (i momenti successivi dell’anno svilupperanno proprio questo tema).
E’ un momento che offre i frutti più succosi (albicocche, pesche, susine, cocomero) e le verdure più colorate (pomodori, peperoni, cetrioli). Le festività tradizionali, come Ferragosto (15 Agosto, festa associata a questo momento dell’anno), non mancano di onorarlo nei loro piatti, in base alle tradizioni locali.
Tra le immagini che ho più care, associate a questo momento dell’anno, ci sono quelle delle campagne provenzali, in cui campi adesso sono un suggestivo mare viola sotto il cielo azzurro, l’odore di lavanda permea l’aria e nel silenzio si sentono solo il canto delle cicale ed il ronzìo delle api al lavoro (produttrici di un miele molto speciale!).
Nelle tradizioni celtiche, scandinave e neo-pagane, questa festività corrisponde ad un momento chiamato Festa di Lugh (Lughnasadh o Lammas), che corrisponde ad un nuovo punto della Ruota dell’Anno.
Come nelle altre feste dell’anno, anche il tema di questa celebrazione è la forza delle luce solare ed il suo rapporto con la fertilità della terra.
In questo momento, si celebra il suo picco, ossia contemporaneamente la sua massima forza, ma anche il fatto che subito dopo il picco ciò che segue è sempre un declino.
Quindi è un pensiero al Sole cocente che ci ha scaldato e ci scalderà ancora per un po’; ma adesso con una nota di malinconia, quasi impercettibile: un tramonto più languido, quella brezza più fresca, striature plumbee nel cielo serale, a suggerire che -tra un po’- le cose saranno diverse. E che a maggior ragione questo è il tempo di godere appieno di tutti i doni della stagione estiva.
I picchi delle stagioni sono momenti in cui la tendenza della stagione si esprime al massimo, ma senza dimenticare che tale momento fa anche da raccordo tra stagioni diverse e ne incarna quindi le due essenze.
L’Estate, già simbolo di maturità, splendore, adultità e pieno delle forze, si fa adesso ancora più matura, più adulta, e ci sostiene a crescere ulteriormente nei nostri ruoli personali, all’interno dei nostri cicli vitali.
Ci condurrà infatti verso il mese di Settembre, quando torneremo a riprendere responsabilità e compiti, come scuola e lavoro.
Da notare che questo momento dell’anno è diametralmente opposto alla festa di San Valentino (15 Febbraio). Se questa data è tra le più popolari per le proposte di matrimonio, al picco d’Estate si concentrano spesso le celebrazioni di matrimonio vere e proprie. Il proposito e l’intenzione si fanno maturi e si concretizzano nella loro espressione formale.
E per arrivare pronti a far fronte a nuove fasi di vita e dell’anno, non a caso il periodo estivo, ed in particolare in questa sua seconda parte che inauguriamo oggi, è tradizionalmente all’insegna di un evento fondamentale: le vacanze!
C’è infatti un tempo per la semina ed un tempo per il raccolto, una fase di luce ed una fase di buio, ed è questa alternanza tra energie opposte che alimenta la vita sul nostro pianeta!
La pausa estiva ce lo racconta con il suo linguaggio: il caldo incombe e, dopo aver portato frutti nei campi e con essi -letteralmente o metaforicamente- il nostro lavoro, ecco che arriva il momento di fermarci un po’.
I picchi di stagione sono come una festa a tutti gli effetti. Sono preceduti dal lavoro necessario alla preparazione e saranno seguiti dal lavoro di ripulitura dopo l’evento. Ma per quel breve momento -solo un momento, pieno di gusto- siamo chiamati ad assaporare, a viverlo tutto!
Ispirazioni per il benessere
Se il picco di Primavera (1° Maggio) è un momento di grandissima attività nelle energie della Natura, pronte a caricare con la determinazione e potenza di un toro, il picco d’Estate è ancora un trionfo dell’energia solare, ma con un occhio alle conquiste già realizzate ed al senso di orgoglio che portano con sé.
A livello astrologico, infatti, questo periodo è sovrapposto al transito del Sole nella costellazione del Leone. Troviamo il ritratto perfetto nell’iconografia del “solleone” (Sol Leone), un sole circondato da fiamme vive, proprio come la criniera di un leone.
L’archetipo di questo segno è caratterizzato dalla forza sanguigna, calore, istinto di protezione, ma anche da regalità, orgoglio, classe e distinzione di chi sa di cosa è capace; in una parola, coraggio.
Il momento dell’anno ci spinge a fermarci con la necessaria pausa delle vacanze.
Questo momento, tipicamente visto come puro svago, distrazione, evasione e leggerezza, è anche però un momento da molti temuto per lo strappo alla routine che può comportare, lo stress di organizzare la partenza, lasciare un luogo noto per approdare in uno sconosciuto, ma soprattutto in molti casi si reagisce alla “sosta imposta” perché crea uno spazio nella nostra vita dove siamo costretti ad incontrarci.
Paradossalmente, staccandoci dal quotidiano che conosciamo, ma che spesso ci permette di evadere dalla nostra ombra, la vacanza è a volte un momento di verità che mette alla prova: la nostra capacità di adattamento, la nostra relazione con il partner o quella con i figli.
Tanto che le rubriche psicologiche (più o meno serie) si affollano in questo periodo di “consigli su come vivere le vacanze”. Può sembrare contro-intuitivo indicare come vivere un periodo che per definizione dovrebbe essere votato al recupero della libertà, dei ritmi spontanei, per poter lasciar emergere il nostro vero sé.
Eppure a volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricordi di attivare la consapevolezza e ricominciare a fare un uso intenzionale anche del tempo libero.
Essere consci di cosa la pausa rappresenta per noi ci aiuta ad investire in modo più produttivo -per l’animo- quei preziosi momenti liberi.
Credo fortemente che allinearsi alle energie della Natura significhi recuperare un benessere che altrimenti rischia di andare perduto.
La Natura scorre, intorno a noi, anche senza che ne prendiamo atto. Ma prestare attenzione e sintonizzarsi ai suoi cambiamenti è fonte di vita per l’essere umano, a più livelli.
Come possiamo allora trarre tutto il meglio da questa stagione?
Lasciamo che la luce del Sole renda la pelle dorata (ciascuno secondo la protezione che necessita, naturalmente!). Assorbiamo quel calore dai pori ed immagazziniamolo, anche come memoria, per i mesi in cui quel tepore sarà lontano.
Ci ricorda che c’è un tempo per tutto.
Cominciamo con lentezza e delicatezza, a guardare ai piani per il nuovo anno lavorativo o scolastico, senza pressione (arriverà il momento di mettere a dimora le idee, ma per ora culliamoci nella pausa!).
La stessa pausa è utile anche per lasciare andare.
Proprio come il leone sa di cosa è capace, anche per noi è benefico fare i conti con la realtà e non solo gioire delle vittorie, ma anche diventare consapevoli e “saper stare” dentro i sentimenti difficili che le vacanze potrebbero far emergere (durante la vacanza oppure al rientro).
Le vacanze non devono essere l’ennesimo momento in cui seguire il copione della produttività, dove sforzarci di riempire le giornate con quante più attrazioni possibili, se questo non ci aiuta.
Possono essere anche un’opportunità per fare spazio invece alla malinconia, se è presente in noi. L’immagine del solleone è anche questa: una città vuota e solitaria. Anche questo è coraggio.
L’Autunno arriverà presto portando con sé nuovi compiti, perciò proprio lo spazio che ci ritagliamo adesso è di vitale importanza, perché energizzerà la fase successiva.
Cominciare a calare, a rallentare, è l’insegnamento di questo momento di stagione, che prelude al momento dei bilanci e di nuovi investimenti nelle nostre vite.
Gustiamo i frutti colorati, dissetiamoci con fresche bevande, riparati dal calore, ma lasciandoci al contempo irradiare dalla luce del Sole: impariamo dosare le energie, mentre la stagione lentamente ci prepara all’inversione di marcia in arrivo.
A prescindere dalla meta, godiamoci il viaggio!
Vi auguro un felice Picco d’Estate, arrivederci all’Equinozio di Autunno!
0 commenti