Il Solstizio d’Estate

Giu 20, 2021 | Natura e cicli di vita | 0 commenti

Ben arrivata Estate!

Il 21 Giugno inaugura tradizionalmente l’inizio di una nuova stagione, ovvero una nuova fase del ciclo terrestre intorno al Sole.

Dal punto di vista astronomico, infatti, questa data corrisponde al Solstizio d’Estate, un momento importante che marca la netta predominanza delle ore di luce su quelle del buio all’interno delle nostre giornate, nell’emisfero boreale.

Se all’Equinozio di Primavera le ore di luce e buio erano equamente distribuite nell’arco del giorno, continuando ad avanzare progressivamente, ora arriviamo ad assaporare la loro piena forza.

Il Solstizio d’Estate, infatti, è anche chiamato “il giorno più lungo dell’anno”.

Questo momento prende il suo nome dal Latino “sol sistere“, indicando che il Sole “sosta” ed è proprio ciò che farà nel nostro cielo durante i giorni intorno a questa data.

Proprio come un pendolo che ha raggiunto il suo apice, per qualche momento la luce del Sole prevarrà sul buio, per poi ricominciare subito dopo a calare nuovamente.

Questo è dovuto al fatto che, al Solstizio d’Estate, il Sole sorge ora a Nord-Est e tramonta a Nord-Ovest. Infatti, è soltanto agli Equinozi che il Sole sorge precisamente ad Est e tramonta precisamente ad Ovest, mentre nel resto dell’anno è sempre in transizione. Quando si pensa al Sole come fisso e la Luna, per contrapposizione, come mutevole, in realtà non è preciso!

In questo momento, la sua luce compie un arco massimo entro la nostra volta celeste, illuminando la superficie del pianeta più a lungo che nel resto dell’anno.

Percepiremo un nuovo cambiamento nella luce e nelle temperature a partire dal 1 Agosto circa (Culmine d’Estate), momento equidistante tra il Solstizio d’Estate ed il successivo Equinozio di Autunno.

Il Solstizio d’Estate rappresenta un momento di gloria per le energie della vita sul pianeta Terra. Nutrite dalla massima esposizione ai raggi solari, nel regno animale e vegetale arriva la fase di picco delle forze vitali, riproduttive e creative, fisiche e mentali.

E’ il trionfo della capacità di agire sul proprio ambiente e della forza riconquistata dopo le stagioni più fredde.

La Natura ora si ricarica di luminosità e calore ed i suoi colori sono diventati più vitali, variopinti e brillanti che mai: cieli azzurri smaglianti, punteggiati di nuvole bianche che si rincorrono allegre, alberi dalle chiome smeraldo e prati erbosi, soffici e fioriti.

Brezze fresche allietano mattini soleggiati e accarezzano tramonti struggenti, dando respiro nel calore cocente.

Se la nuova luce ha fatto sbocciare fiori in Primavera, ora la luce nel pieno delle sue forze li trasforma in frutti maturi.

Gli alberi sono carichi e i campi pieni. Gli animali hanno avuto i loro cuccioli e grazie al clima sereno possono accompagnarli fuori dalle tane ed insegnare loro ad approvvigionarsi e cacciare, a diventare adulti.

Dopo il risveglio e la crescita caratteristiche della Primavera, l’Estate è un momento per fermarsi brevemente e godere dei propri raccolti: siamo in una dimensione di pausa per celebrare il successo, la riuscita, il compimento della nostra creatività.

L’Estate rappresenta l’apice della forza adulta ed il picco di produttività che la Natura raggiunge in questo momento rispecchia molto di ciò che accade nella vita umana a livello sociale e psicologico.

E’, infatti, il momento delle vacanze dal lavoro e della fine dei percorsi scolastici, un momento in cui gli sforzi delle stagioni più dure sono ripagati da libertà ed indipendenza, grazie all’impegno investito ed alla responsabilità maturata nelle stagioni precedenti (dell’anno, così come della vita).

Tradizioni e simboli

Va premesso che le tradizioni relative alle fasi più calde dell’anno sembrano meno diffuse e più dispersive, vissute con meno importanza rispetto alle tradizioni delle stagioni più fredde (pensiamo al Natale o la Pasqua).

In realtà, questo ha una spiegazione psicologica che trae le sue radici proprio nell’essenza delle differenze tra stagioni.

Infatti, le stagioni fredde dell’anno ci invitano a ritirarci interiormente, sia fisicamente che mentalmente, a cercare calore e riparo negli ambienti chiusi e dunque ci spingono a rivolgere spontaneamente le nostre energie dentro di noi, occupandoci ad esempio dello studio o del lavoro, e a trascorrere tempo con i nostri affetti più intimi. Le feste natalizie sono un esempio di questo.

Al contrario, durante i mesi più caldi, viviamo invece una pulsione a vivere proiettati fuori di noi, verso l’esterno, invogliati dal clima e dalle temperature più favorevoli a trascorrere più tempo all’aria aperta.

Questo ha un correlato psicologico con la tendenza a socializzare di più, esplorare nuovi territori ed aprirci alle nuove esperienze, come facciamo ad esempio attraverso le vacanze, ed a sviluppare nuove abitudini e routine, allargando i nostri orizzonti fisici e psicologici.

E benché esistano tradizioni legate alla stagione estiva, sono sicuramente diverse dall’idea di festività a cui pensiamo tipicamente.

Basta osservare già il classico calendario, relativamente privo di ricorrenze rispetto ai mesi freddi, per averne la dimostrazione.

Nondimeno, proprio osservando diverse culture e folklori, possiamo riscontrare l’esistenza di varie tradizioni estive e soprattutto notare l’universalità dei temi che ci propongono, essenzialmente tutti legati alle caratteristiche naturali della stagione.

Tra queste, la ritualità delle vacanze stesse rappresenta la celebrazione di un periodo di produttività ed al tempo stesso una necessaria pausa che ci concediamo per recuperare dagli sforzi sostenuti durante l’anno, come dicevamo prima.

La pausa estiva interrompe la monotonia, e spesso vi si associano stimoli che hanno sapore di libertà e di esplorazione dell'”eccezione”, dopo un anno fatto di regole.

Entrano in scena per grandi e piccini, ad esempio, il consumo di alimenti tipici dell’Estate, come gelati, ghiaccioli, bevande o pasti nettamente diversi dalle abitudini che manteniamo nelle altre stagioni.

C’è un affrancamento dalla routine come simbolo di meritata ricompensa ed al tempo stesso di celebrazione della responsabilità, che ci permette in cambio una rinnovata libertà.

Da un punto di vista dei cicli della Natura, le energie crescenti della prima metà dell’anno si sono appena compiute ed è proprio questo che ci prepara ad accogliere la metà successiva dell’anno, in tendenza calante.

Il detto popolare “ciò che si semina, si raccoglie” è un’espressione perfetta per conciliare, attraverso la metafora, il senso delle energie vitali del pianeta con il loro riflesso per la vita umana, sia a livello concreto che simbolico.

Questo moto racchiude in sé l’essenza dell’adultità, il tempo che l’Estate rappresenta a livello del ciclo di vita.

La maturità è una conquista e l’adulto diventa tale quando i suoi sforzi risultano in una trasformazione, esattamente come accade nel principio di fisica, secondo cui “il lavoro è un’azione di forze che produce uno spostamento”.

Quando osserviamo la nostra produttività o creatività, infatti, è importante non focalizzare solo sul risultato visibile.

Ogni cambiamento evolutivo e le consapevolezze che porta con sé sono prova di una nuova maturazione personale compiuta. Celebriamo!

Tra altri simboli connessi all’estate, troviamo ombrelloni, àncore, spiagge, zaini o mappe, a ricordare il richiamo all’avventura, al viaggio, all’esplorazione che la stagione calda tende a risvegliare in noi.

Nella mitologia, troviamo il ricorso a fate, lucciole e fuochi rituali accesi in onore del trionfo della luce sul buio, come nella tradizione neo-pagana di Litha, di origine anglo-sassone, che richiama l’Inglese “light“, cioè “luce.”

Una tradizione informale, ma comunque diffusa, è infatti quella dei falò notturni sulla spiaggia, come momenti di aggregazione e svago.

L’elemento della luce che brilla nell’oscurità, carica di fascino romantico, è dunque un tema ricorrente nella simbologia estiva.

L’origine stessa della parola “Estate” deriva dal Latino “aestas”, che sembra ricondurre alla forma proto-indo-europea della parola “fuoco“.

Dalla stessa radice, poi, si è prodotto il termine “to estivate” (di uso infrequente) nella lingua Inglese, che curiosamente indica il trascorrere in uno stato di torpore un periodo particolarmente caldo – una sorta di corrispettivo dell’ibernazione, per i mesi estivi.

La dualità tra luce e buio, caldo e freddo, è infatti onnipresente nello scenario psicologico dell’essere umano che ha ricercato nel corso dei millenni l’adattamento alla vita sul pianeta Terra.

A livello simbolico, è interessante notare come elementi legati al freddo siano presenti paradossalmente proprio nel cuore dell’Estate, come appunto il ritiro temporaneo dalle attività, che accomuna le vacanze estive alle feste natalizie, e gli elementi legati al ghiaccio (ghiaccioli, bevande, l’uso di condizionatori o ventilatori).

Anche i colori dell’ambiente, quando l’Estate è al suo picco ed il Sole abbaglia a mezzogiorno, tendono ad avere riflessi cromatici freddi, proprio come accade con la luce dei mesi invernali (ebbene sì, qui il richiamo è all’armocromia!).

Il riferimento alla dualità non è casuale, dato che con l’ingresso nell’Estate si conclude la stagione dei Gemelli, il primo dei segni doppi dello zodiaco.

Apprezzare le somiglianze tra opposti, ovvero cose che in teoria non si somiglierebbero affatto, è anch’essa una dicotomia tipica del pensiero adulto, che riesce a conciliare ciò che apparentemente è inconciliabile: l’eccezione con la regola, il freddo insieme al caldo, la luce anche nel buio.

In Estate, infatti, c’è luce nelle stesse ore in cui nelle altre stagioni è buio – e questa è certamente parte della sua magia e del suo fascino!

Il Solstizio d’Estate è anche il momento di ingresso nel segno del Cancro, il primo segno acquatico dello zodiaco. Sempre mèmori della dualità, infatti, accanto al fuoco del Sole, è proprio l’acqua a giocare un ruolo di rilievo in questa stagione!

Se ai tempi nostri è facile associare l’Estate alla stagione dei tuffi in mare, al lago o in piscina, in antichità l’Estate era celebrata allo stesso modo per essere un momento particolarmente adatto a bagnarsi nei fiumi o nei ruscelli, per detergersi dopo le temperature proibitive dell’Inverno.

Benessere Estate: ispirazioni e consigli

Premetto che sono estremamente di parte quando parlo dell’Estate, perché anche se apprezzo il bello che ogni stagioni porta con sé, questa è decisamente la fase dell’anno dove mi sento davvero me stessa, davvero a casa.

Decisamente non a caso, questa stagione è associata all’Ovulazione a livello delle fasi del ciclo e dunque al picco di potere personale che deriva dall’apice delle energie vitali (riprenderò questi aspetti nell’articolo del Blog dedicato alle fasi lunari).

La amo per la sua magia, il suo calore e la sua radiosità, che permettono di esplorare il mondo anche di sera.

Proprio di notte è quando si sprigionano gli odori di erbe come l’iperico, che fanno sognare ad occhi aperti e fissare momenti di vita, rendendoli memorie indelebili.

E’ magico anche il fatto che improvvisamente vivere diventa più facile: la salute migliora (niente pollini o virus!), gli alimenti nutrienti sono più disponibili, i panni asciugano in fretta, persino vestirsi è più rapido!

E poi c’è lui, il mare.

Una risorsa incommensurabile, che in Estate diventa accoglienza, una culla di acqua e sale, le nostre stesse materie prime.

Immergermi per me è come ritrovare un corpo che negli altri momenti non conosco, ma ancora più mio; come cambiare pelle e forma e rigenerarmi di nuova sostanza.

Quando mi chiedono dove trovo Dio, per me la risposta è semplice: è nello scintillìo della luce sopra le onde del mare.

Però, se è facile notare i pregi della stagione estiva, certamente non dobbiamo sottovalutare i disagi che per molti comporta.

Il caldo può diventare particolarmente eccessivo e causare problemi di salute. Durante le vacanze, alcune persone rimangono sole, perché amici o familiari partono e molti luoghi in cui abitualmente si recano possono essere chiusi.

Un senso di smarrimento o nostalgia possono prendere il sopravvento ed essere duri al pari dell’isolamento invernale.

Come possiamo relazionarci meglio all’Estate?

Preparandoci, il più possibile! Esattamente come per vivere al meglio l’età adulta della nostra vita, la preparazione -e una dose di flessibilità- sono gli strumenti adatti.

Giocare d’anticipo nei mesi precedenti ci permette di incontrare le forze della luce solare facendoci trovare pronti, maturi per sostenere le sfide che possono presentarsi.

Questo vale per tutti gli accorgimenti relativi alla nostra salute fisica e mentale, così come l’adattamento all’ambiente.

Ma se contro il caldo magari basta un buon ventilatore (o tre!), per il nostro equilibrio personale a volte serve lavorarci su.

Se abbiamo spìe di un problema di salute o siamo alle prese da tempo con un disagio interiore, l’Estate è il momento dove tutto “viene alla luce”: non trascuriamo i segnali! E’ ora di prendercene cura.

Proprio come fare la valigia per le vacanze ci insegna, pensare alle situazioni che potremo incontrare è cruciale per equipaggiarsi al meglio e non avere sorprese scomode durante il viaggio!

E in ogni caso, non dimentichiamoci mai di celebrare il bello! Cosa ti piace dell’Estate?

Ogni cosa in più che aggiungi alla tua lista genera benessere e ti dà forze e risorse per gestire anche le cose meno belle.

Puoi prendere spunto da ciò che ho citato all’inizio di questo paragrafo e scrivere nei commenti qui sotto.

Non vedo l’ora di conoscere tutti i modi in cui questa stagione fa felice anche te!

Buona Estate!!!

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Jessica

Il mondo visto attraverso gli occhi della Psicologia della fertilità !

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